E se Marquez fosse sopravvalutato?

Oggi parliamo di un tema ci ha fatto discutere molto in questo periodo: Marc Marquez non è forse un po’ troppo sopravvalutato?

Non sto mettendo assolutamente in dubbio il talento del pilota spagnolo, ma sembra quasi che ormai quest’epoca post Valentino nella MotoGP stia dando un po’ troppa febbre da spettacolo, ad oggi il focus principale è far mettere un Marquez in competizione con un due volte campione del mondo, che ad oggi ha dimostrato di essere lui l’uomo della domenica.

Non di certo perché venga dalla scuola valentiniana, Pecco ha costruito e concepito un concetto di Ducati Desmosedici tutto suo che va a creare un connubio incredibilmente performante, ma perché tutti parlano di così tante differenze tra una ducati GP23 (sviluppata proprio da lui) attualmente guidata da Marquez e una GP24 nelle mani da Bagnaia?

Ciò che è stato affermato dai due piloti è che le differenze sono quasi nulle, ciò confermato per colpa di un pubblico che si ostina a dare conto ad un pilota che ormai può tornare a vincere solo sfruttando scie, aggiornamenti e tecniche di altri piloti, come d’altronde ha sempre fatto.

L’epoca Honda-Marquez è stata incredibile per la sua carriera per un semplice motivo: alla Honda serviva un pilota che gli costruisse la moto, quanti con Marquez hanno potuto combattere per il titolo in casa Honda?

Il pilota è sempre stato avvantaggiato dal team, ora in ducati è tutto diverso, i piloti sono tanti ognuno ha fame, e due di loro sono in lotta per il mondiale.

Marquez ormai deve prepararsi a lasciare il testimone a chi è arrivato dopo, vedi Acosta, Bagnaia o Martin. Quello che penso onestamente è che non avrà modo di vincere con una moto di un team satellite, Marquez non può certamente essere paragonato ai pilastri del motomondiale, per citarne qualcuno Doohan, Schwantz, Rainey, Agostini o lo stesso Rossi, che hanno saputo dimostrare di vincere con diverse case e diversi team in diverse condizioni.

Il pensiero è che Marc darà spettacolo ancora per qualche anno ma poi entrerà nell’ombra e si ritirerà, l’uomo MotoGP è sempre stato Valentino Rossi, e dopo di lui l’unico che è stato in grado di avvicinarsi al suo ruolo è stato solo Pecco, ma questo è solo ed esclusivamente un mio pensiero personale.

Come sempre però il tifo va al motociclismo, la mia parola conta poco in questo mondo che ha sempre appassionato la mia famiglia, le leggende delle corse prima o poi si ritirano, il motociclismo vivrà sempre.

 

Simone Astrella