E’ finito questo mondiale Motogp 2023 offrendo agli appassionati tante riflessioni. Bagnaia diventa per la seconda volta Campione del Mondo Motogp (tre titoli in tutto con quello vinto in Moto2). Due volte di seguito, alla Marc o alla Valentino, unico nel bissare in rosso.
E’ sopravvissuto ad un incidente spaventoso a inizio campionato, chissà forse con lo zampino di Marco Simoncelli. Arriva all’ultimo gp con un vantaggio di maturità e freddezza più che di punti. Martin eccezionale fino a questo ultimo appuntamento invece perde il senno. Rischia un incidente con Pecco, stende l’incolpevole Marc. Ma resta una grandissima stagione per lo spagnolo e per Pramac, moto ufficiali ok, ma non rosse.
Un mondiale che vede vincere per la prima volta Zarco e Diggia. Un mondiale che racconta tante storie umane ma non si può negare un dato inconfutabile. DUCATI. Non è stato un mondiale, ma un trofeo. Ducati piazza tre moto nelle prime tre posizioni di fine campionato. Per non parlare di quante Ducati festeggiano nelle prime dieci posizioni. In un momento di festa, non sottolinearlo sarebbe parziale. Honda si è presentata debole, la più debole, tenuta in vita dal solo Marc, fatta eccezione per la vittoria boom di Rins! Yamaha poco di più, Fabio come Marc umiliati, incatenati da un gap tecnico senza eguali.
Ktm seconda forza di campionato senza picchi, Aprilia con due vittorie ma terza. Nessun fiato sul collo per la Rossa tedesca di Borgo Panigale. Un mondiale noioso? No. Ma un mondiale orfano di forze. La motogp deve rigenerarsi. Bisognerebbe rivedere certe regole, ridicole e penalizzanti. Ma lo sforzo deve arrivare da tutte le case antagoniste di quella Campione del Mondo. Due volte Campione del Mondo. Il rischio monomarca non è lontano.
La novità più interessante è quella del passaggio di Marc in Ducati. La sua velocità non appena Honda passa dalla mediocrità assoluta a un minimo livello di guidabilità urla talento, lo vedi in curva vola, in staccata si avvicina e poi tutto sfuma non appena le sputafuoco di Borgo Paniagale aprono il gas.
Chiudo questo articoletto confermando un Diggia in VR46, obiettivamente meritato e con una nota di plauso per Marini, Honda non è una casa cinese che esordisce all’eicma per il primo anno, è Honda. Marini negli anni è maturato. Potrebbe essere una sorpresa. Chiudo con una lode a DUCATI! La motogp che fa vincere tutti, Pecco, Bastianini, Martin, Zarco, Diggia e A. Marquez ( sprint race). Pazzesca!
Andrea Costanzo.