MEDIA E… BASSI, BASSISSIMI.
Il titolo la dice lunga su ciò che sta accadendo all’informazione sportiva nostrana, in linea con quella che si occupa anche del Paese e non solo di sport: i Media. O i bassi? Una battuta ovvia.
Ci avviciniamo al Gp di Germania, e pare che l’unico obbligato a vincere misteriosamente non sia un pilota Ufficiale, ma Marc Márquez. Con una Ducati satellite 2023 che se non fosse nelle sue mani sarebbe dietro anche a Gas Gas e Aprilia. Ma quello che deve sempre dimostrare è Marc. Accadeva anche con Max Biaggi quando da privato era il più attenzionato nella lotta contro Valentino sempre Ufficiale. Questo nostro Paese non solo deve creare il superman, ma anche il nemico da scagliare contro il tifo più becero.
Allora leggiamo questo: “Marc sfaterà la maledizione dei 1000 giorni senza vittoria? Perché non ricordare i 1600 di Rossi senza che le sue stagioni ricordassero infortuni? Marc deve vincere in Germania. Perchè non chi con la stessa moto o persino con quella ufficiale non ha fatto nulla o poco da inizio campionato? Bez, Morbidelli, Enea, Alex, Diggia… ufficiali e non, tutti dietro in classifica per ora, mi pare. Nell’ultimo Gp con una penalizzazione di 16 secondi Marc regala la possibilità a Diggia di stargli davanti. Ora mettono Diggia sullo stesso piano di Marc!
Bez: “devo fare come Marc e Diggia“.
Oppure: “in Germania le 2023 e 2024, sono uguali”
Enea docet! Scambiatele no??? Siamo proprio italiani!!! Marc becca insufficienze nel Gp d’Olanda, però si elogia Pecco che con la 2024 è più veloce in gara di 30 secondi rispetto alla 2023.
E se Marc l’anno scorso avesse corso contro Pecco con la stessa moto? Gli rifilava oltre venti secondi? Matematica. Ringrazio Ducati per aver scelto Marc, fregandosene. Perché i dati non sono propaganda.
Andrea Costanzo